venerdì 18 giugno 2010

Quando si è veramente un Professionista


Con questa dichiarazione, Maria Luisa Busi lascia la conduzione del Tg1 di Minzolini. Lo scrive lei stessa in una lettera che ha affisso nella bacheca della redazione.

AL Dott. Augusto MINZOLINI
Al CDR
p.c. Dott. Paolo GARIMBERTI
p.c. Prof. Mauro MASI
p.c. Dott. Luciano FLUSSI


Caro direttore,

ti chiedo di essere sollevata dalla mansione di conduttrice dell’edizione delle 20 del TG1, essendosi determinata una situazione che non mi consente di svolgere questo compito senza pregiudizio per le mie convinzioni professionali.
Questa e’ per me una scelta difficile, ma obbligata.
Considero la linea editoriale che hai voluto imprimere al giornale una sorta di dirottamento, a causa del quale il TG1 rischia di schiantarsi contro una definitiva perdita di credibilita’ nei confronti dei telespettatori.
Come ha detto il presidente della Commissione di Vigilanza RAI Sergio Zavoli : “la piu’grande testata italiana, rinunciando alla sua tradizionale struttura ha visto trasformare insieme con la sua identita’, parte dell’ascolto tradizionale”.
Amo questo giornale, dove lavoro da 21 anni. Perche’ e’ un grande giornale. E’ stato il giornale di Vespa, Frajese, Longhi, Morrione, Fava, Giuntella. Il giornale delle culture diverse, delle idee diverse. Le conteneva tutte, era questa la sua ricchezza. Era il loro giornale, il nostro giornale. Anche dei colleghi che hai rimosso dai loro incarichi e di molti altri qui dentro che sono stati emarginati.
Questo e’ il giornale che ha sempre parlato a tutto il Paese. Il giornale degli italiani. Il giornale che ha dato voce a tutte le voci. Non e’ mai stato il giornale di una voce sola.
Oggi l’informazione del TG1 e’ un’informazione parziale e di parte.
Dov’e’ il paese reale? Dove sono le donne della vita reale? Quelle che devono aspettare mesi per una mammografia, se non possono pagarla? Quelle coi salari peggiori d’Europa, quelle che fanno fatica ogni giorno ad andare avanti perche’ negli asili nido non c’e’ posto per tutti i nostri figli?Devono farsi levare il sangue e morire per avere l’onore di un nostro titolo. E dove sono le donne e gli uomini che hanno perso il lavoro? Un milione di persone, dietro alle quali ci sono le loro famiglie.
Dove sono i giovani, per la prima volta con un futuro peggiore dei padri? E i quarantenni ancora precari, a 800 euro al mese, che non possono comprare neanche un divano, figuriamoci mettere al mondo un figlio? E dove sono i cassintegrati dell’Alitalia? Che fine hanno fatto? E le centinaia di aziende che chiudono e gli imprenditori del nord est che si tolgono la vita perche’ falliti?
Dov’e’ questa Italia che abbiamo il dovere di raccontare? Quell’Italia esiste. Ma il tg1 l’ha eliminata. Anche io compro la carta igienica per mia figlia che frequenta la prima elementare in una scuola pubblica. Ma la sera, nel TG1 delle 20, diamo spazio solo ai ministri Gelmini e Brunetta che presentano il nuovo grande progetto per la digitalizzazione della scuola, compreso di lavagna interattiva multimediale.
L’Italia che vive una drammatica crisi sociale e’ finita nel binario morto della nostra indifferenza. Schiacciata tra un’informazione di parte - un editoriale sulla giustizia, uno contro i pentiti di mafia, un altro sull’inchiesta di Trani nel quale hai affermato di non essere indagato, smentito dai fatti il giorno dopo - e l’infotainment quotidiano: da quante volte occorre lavarsi le mani ogni giorno, alla caccia al coccodrillo nel lago, alle mutande antiscippo.
Una scelta editoriale con la quale stiamo arricchendo le sceneggiature dei programmi di satira e impoverendo la nostra reputazione di primo giornale del servizio pubblico della piu’ importante azienda culturale del Paese.
Oltre che i cittadini, ne fanno le spese tanti bravi colleghi che potrebbero dedicarsi con maggiore soddisfazione a ben altre inchieste di piu’ alto profilo e interesse generale.
Un giornalista ha un unico strumento per difendere le proprie convinzioni professionali: levare al pezzo la propria firma.
Un conduttore, una conduttrice, puo’ soltanto levare la propria faccia, a questo punto. Nell’affidamento dei telespettatori e’ infatti al conduttore che viene ricollegata la notizia. E’ lui che ricopre primariamente il ruolo di garante del rapporto di fiducia che sussiste con i telespettatori.
I fatti dell’Aquila ne sono stata la prova.
Quando centinaia di persone hanno inveito contro la troupe che guidavo al grido di vergogna e scodinzolini, ho capito che quel rapporto di fiducia che ci ha sempre legato al nostro pubblico era davvero compromesso. E’ quello che accade quando si privilegia la comunicazione all’informazione, la propaganda alla verifica. Un’ultima annotazione piu’ personale.
Ho fatto dell’onesta’ e della lealta’ lo stile della mia vita e della mia professione.
Dissentire non e’ tradire. Non rammento chi lo ha detto recentemente.
Pertanto:1) respingo l’accusa di avere avuto un comportamento scorretto.
Le critiche che ho espresso pubblicamente - ricordo che si tratta di un mio diritto oltre che di un dovere essendo una consigliera della FNSI - le avevo gia’ mosse anche nelle riunioni di sommario e a te, personalmente. Con spirito di leale collaborazione, pensando che in un lavoro come il nostro la circolazione delle idee e la pluralita’ delle opinioni costituisca un arricchimento.
Per questo ho continuato a condurre in questi mesi. Ma e’ palese che non c’e’ piu’ alcuno spazio per la dialettica democratica al TG1.
Sono i tempi del pensiero unico. Chi non ci sta e’ fuori, prima o dopo.
2) Respingo l’accusa che mi e’ stata mossa di sputare nel piatto in cui mangio.
Ricordo che la pietanza e’ quella di un semplice inviato, che chiede semplicemente che quel piatto contenga gli ingredienti giusti. Tutti e onesti. E tengo a precisare di avere sempre rifiutato compensi fuori dalla Rai, lautamente offerti dalle grandi aziende per i volti chiamati a presentare le loro conventions, ritenendo che un giornalista del servizio pubblico non debba trarre profitto dal proprio ruolo.
3) Respingo come offensive le affermazioni contenute nella tua lettera dopo l’intervista rilasciata a Repubblica, lettera nella quale hai sollecitato all’azienda un provvedimento disciplinare nei miei confronti: mi hai accusato di “danneggiare il giornale per cui lavoro”, con le mie dichiarazioni sui dati d’ascolto.
I dati resi pubblici hanno confermato quelle dichiarazioni.
Trovo inoltre paradossale la tua considerazione seguente: “il tg1 dara’ conto delle posizioni delle minoranze ma non stravolgera’ i fatti in ossequio a campagne ideologiche”. Posso dirti che l’unica campagna a cui mi dedico e’ quella dove trascorro i week end con la famiglia. Spero tu possa dire altrettanto. Viceversa ho notato come non si sia levata una tua parola contro la violenta campagna diffamatoria che i quotidiani Il Giornale, Libero e il settimanale Panorama - anche utilizzando impropriamente corrispondenza aziendale a me diretta - hanno scatenato nei miei confronti in seguito alle mie critiche alla tua linea editoriale. Un attacco a orologeria: screditare subito chi dissente per indebolire la valenza delle sue affermazioni. Sono stata definita “tosa ciacolante - ragazza chiacchierona - cronista senza cronaca, editorialista senza editoriali” e via di questo passo.
Non e’ cio’ che mi disse il Presidente Ciampi consegnandomi il Premio Saint Vincent di giornalismo, al Quirinale.
A queste vigliaccate rispondera’ il mio legale.
Ma sappi che non e’ certo per questo che lascio la conduzione delle 20. Thomas Bernhard in Antichi Maestri scrive decine di volte una parola che amo molto: rispetto.Non di ammirazione viviamo,dice, ma e’ di rispetto che abbiamo bisogno.Caro direttore, credo che occorra maggiore rispetto. Per le notizie, per il pubblico, per la verita’. Quello che nutro per la storia del TG1, per la mia azienda, mi porta a questa decisione. Il rispetto per i telespettatori, nostri unici referenti. Dovremmo ricordarlo sempre. Anche tu ne avresti il dovere.

Marialuisa Busi
Roma, 20 maggio 2010

mercoledì 14 aprile 2010

Comunicazione Unica: è effettivamente vantaggiosa

E' entrata in vigore la Comunicazione Unica per l'iscrizione al Registro delle Imprese di nuove società e delle variazioni delle società esistenti.
Molti i dubbi sollevati, soprattutto in relazione agli adempimenti riguardanti gli enti di assistenza e previdenza.
Per la prima iscrizione priva di complessità tutto funziona con regolarità, si risparmia molto tempo che è materia prima costosa.
Per le procedure, la necessità della casella di posta elettronica certificata e per visualizzare la documentazione restituita dal Registro delle Imprese www.tssconsulting.it/PEC.htm

lunedì 22 marzo 2010

Verifica dell'obbligo della PEC

La posta elettronica certificata dei professionisti viene messa sotto la lente degli ispettori del ministro Renato Brunetta. Palazzo Vidoni ha avviato un'operazione di monitoraggio presso gli ordini e i collegi professionali per verificare in che modo è stato seguito l'obbligo di diffusione della PEC.

giovedì 21 maggio 2009

Avvocati e pubblicità

Gli Ordini di Bologna e di Firenze hanno aperto fascicoli per possibili irregolarità.
Pochi problemi ad Ancona e Perugia.

Articolo Il Sole 24 Ore del 20 Maggio 2009

mercoledì 31 dicembre 2008

Professionisti e recessione

Una serie di articoli dedicata agli Studi che devono combattere con la crisi economica.
Ma quali possono essere le misure da attivare per i Professionisti che vorranno essere sul mercato quando nel 2011 la crisi sarà finita?

Articoli pubblicati su Il Sole 24 Ore del 29 Dicembre 2008
La crisi bussa negli studi>>>>
Legali, attività in frenata (notai - avvocati)>>>>
Commercialisti, la soluzione è unirsi>>>>
Consulenti del lavoro, servizi da riqualificare>>>>
De Rita: chi vuole sopravvivere deve reagire subito>>>>

venerdì 12 dicembre 2008

PEC - Posta Elettronica Certificata obbligatoria per i Professionisti


Con il Decreto Legge 29 Novembre 2008, n. 185 si rende obbligatorio l'uso della PEC - Posta Elettronica Certificata per i Professionisti (entro un anno, con deposito presso l'Albo di appartenenza) e per le aziende costituite in forma societaria (entro tre anni, con pubblicazione presso il Registro delle Imprese).
Per le società di nuova costituzione l'obbligo è già corrente.

L'uso della PEC, che ha valore legale anche per gli allegati, riduce sensibilmente i costi di fax e raccomandate comprese le perdite di tempo necessario per la spedizione.
Informazioni, articoli Il Sole 24 Ore, funzionamento e modalità, acquisto e assistenza PEC:

venerdì 10 ottobre 2008

Consulenza online

Come erogare consulenza online?
Le opportunità offerte dal portale StudiProfessionisti.it ad avvocati, commercialisti, consulenti del lavoro, psicologi, consulenti di direzione.
Video

venerdì 26 settembre 2008

Mediatori familiari

E' stata inserita una nuova categoria di Professionisti nel portale www.StudiProfessionisti.it: i Mediatori familiari.
Informazioni sull'attività professionale sono reperibili sul sito dell'Associazione Italiana dei Mediatori Familiari www.aimef.it

La seconda Università degli Studi di Napoli ha organizzato un master in Mediazione familiare e dei conflitti interpersonali.
Locandina di presentazione

giovedì 4 settembre 2008

mercoledì 3 settembre 2008

Ordini: meno vincoli su informazione e società

Con il recepimento della direttiva 2006/123/CE sui servizi nel mercato interno, dovranno essere eliminati tutti i divieti relativi alle comunicazioni commerciali da parte delle professioni regolamentate e tutte le restrizioni relative alle attività multidisciplinari.

E' lo Studio multidisciplinare la modalità per l'affermazione professionale nel futuro.>>>>

Articolo il Sole 24 Ore del 2 Settembre 2008

martedì 2 settembre 2008

Studio associato: rimedio contro la crisi

Lo Studio associato potrebbe essere la vera soluzione contro la crisi per le attività professionali.
Ma storia, consuetudini, individualismo e normativa non ne permettono l'evoluzione.
I professionisti più deboli saranno costretti ad uscire dal mercato.

Per i Professionisti con visione strategica può essere utile la soluzione indicata nella Finanziaria del 2008.

Articolo Il Sole 24 Ore del 1° Settembre 2008

Amministratori di condominio e Privacy

Il contrasto tra la sentenza 92148/2008 delle Sezioni unite della Cassazione e la normativa Privacy.
L'amministratore di condominio può comunicare ad un terzo i nominativi dei proprietari morosi?
Richiesta di parere dell'Anaci al Garante per la Privacy.

Articolo Il Sole 24 Ore del 1° Settembre 2008

mercoledì 13 agosto 2008

Truffe in agguato con la registrazione su Guide Internet

Si propongono come modalità per acquisire gratuitamente visibilità su Internet attraverso l'iscrizione su Guide di consultazione; in realtà nascondono l'adesione a servizi a pagamento.
Migliaia di truffati in Italia tra aziende e professionisti.
L'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha deciso di inviare alla Procura della Repubblica di Roma la documentazione relativa a questi messaggi-truffa.

Articolo Repubblica.it del 12 Agosto 2008

giovedì 7 agosto 2008

CCNL per i Dipendenti degli Studi professionali

E' stato siglato il nuovo contratto per i Dipendenti degli Studi professionali.
L'accordo è operativo.

Accordo CCNL
Articolo Il Sole 24 Ore del 30 Luglio 2008
Bonus assunzioni studi professionali

venerdì 4 luglio 2008

Consulenza online - Nuovo servizio su StudiProfessionisti.it

E' in fase di approntamento una novità per privati, aziende, enti.
Sul portale http://www.studiprofessionisti.it/ potranno scegliere il Professionista e chiedere una consulenza online.
Richiesta di pareri e consulenza e loro erogazione sono gestiti rispettando il Regolamento.
Per gli Studi professionali, i Professionisti, i Consulenti, le Società di consulenza che vogliono erogare consulenza online: prelevare il contratto